giovedì 12 dicembre 2013

Gratta e Perdi - Gioco Responsabile vs Consapevolezza del Giocatore

Alla macchinetta delle bibite
vinco sempre. Inserisco una
moneta e vinco una lattina.
Ho letto di recente un articolo in cui si spiegava il meccanismo un po' perverso con cui funzionano i gratta e vinci in Italia.

Ve lo riassumo rapidamente:
 - Lotterie Nazionali srl stampa una quantità fissa di gratta e vinci di un tipo specifico, secondo un contratto iniziale in cui è specificato quanti ne vengono stampati, qual è il montepremi e come viene distribuito tra premi di fascia bassa, media o alta.
- Mensilmente vengono riferiti ai Monopoli di Stato i premi incassati per quella serie.
- Si continuano a stampare biglietti di quella serie fino a raggiungere la quota stabilita inizialmente, indipendentemente dai premi già incassati finché non viene assegnato tutto il montepremi, con uno scarto dell'1-2%.

Il problema di questo sistema è che se anche venissero assegnati tutti i premi maggiori nei primi mesi, per contratto continuerebbero a stampare biglietti con soli premi minori, lasciando migliaia di persone a comprare biglietti senza speranza, perché pur dovendo essere resi pubblici i report sui premi incassati (per il celebre/infame decreto Balduzzi), ad ora non vengono pubblicati o esposti in alcun modo, né telematico né fisico.

Per darvi un'idea della distribuzione dei premi, circa il 35% dei biglietti vince sì, ma ripagando appena il valore del biglietto acquistato, ed innescando il fenomeno "me ne dia un altro", quindi a tutti gli effetti è come se quel 35% dei biglietti non esistesse proprio, tra quelli stampati.
Al contrario i premi di fascia alta sono tutti concentrati in meno di 50 biglietti, molto facili da bruciare presto con una distribuzione casuale sfortunata.

Cosa succederebbe se davvero si applicasse il decreto per cui le vincite incassate debbano essere dichiarate pubblicamente, mese per mese?

Ecco cosa farei:
Ciao amico tabacchino, facciamo questo accordo. Tu tieni sotto al banco i rotoli di gratta e vinci di un tipo nuovo, tipo un paio di rotoli da mille biglietti, all'inizio di ogni nuova serie (ce n'è molte ogni anno).
Ogni mese scarichiamo i premi già assegnati. Se la serie che abbiamo tenuto da parte si svaluta e non ha più premi interessanti, la metti in vendita, tanto nessuno la considererà sospetta, e si venderanno comunque.
Se la serie che abbiamo tenuto da parte, invece, continua ad avere dei premi non assegnati di valore considerevole quando ci saranno meno del 2% dei biglietti in circolazione, vendi a me che non sono tuo parente tutto il rotolo con probabilità condizionata molto maggiore di quella iniziale!
Ovviamente poi ci dividiamo equamente eventuali vincite/perdite.
Certo, se tutti iniziassero a fare questo giochino, il risultato sarebbe non arrivare mai ad assegnare una fetta abbastanza grande del montepremi da triggerare la seconda fase. Ma è questo il bello dei sistemi matematici. Se ti fanno vincere quando le probabilità iniziali sono sfavorevoli, vuol dire che o hanno un errore nel ragionamento, o che se tutti iniziassero a seguire quel metodo, non giocare sarebbe la scelta migliore. Sempre.

Per questa ragione, oltre alle ovvie motivazioni etiche, penso che il sistema dei gratta e vinci vada rivisto radicalmente. Non penso la soluzione sia eliminare un potenziale sistema di intrattenimento per le persone, ma servirebbe un sistema di informazione forzata e realistica delle reali aspettative di vincita.
Una bella scritta in evidenza "La tua vincita media è di 2 euro a fronte di una spesa di 5 euro" potrebbe essere già un gran passo avanti, con magari i dati precisi sulla distribuzione dei premi scritti sul retro. Essendo completamente arbitrari in base al contratto iniziale, è assurdo che non siano dichiarati esplicitamente, ma si lasci che le persone basino la loro aspettativa di vincita su una percezione aneddotica della realtà, basata su fotocopie sgranate appese fuori dalle rivenditorie o su trafiletti di giornali con foto di persone che bevono champagne dopo una vincita.
Si parla di gioco responsabile, ed il decreto fa dei passi concreti per arrivarci. Sono norme che giustamente rientrano nella Tutela della Salute, ed andrebbero trattate con la stessa serietà con cui si combattono altre battaglie, magari più d'impatto sui media.

La Stampa La Matematica spiega la Logica dei Gratta e Vinci
Decreto Balduzzi (l'articolo 7 è quello che ci interessa)
Gratta e Perdi