mercoledì 20 giugno 2012

Oltre le Stelle

Oltre le Stelle, di Joe Haldeman.
Il numero di Maggio 2012 degli Urania...

Un titolo più appropriato sarebbe "Disturbati ninfomani nello Spazio".
Mi immagino il processo creativo. Dopo aver visto il Tila Tequila Show, Haldeman deve aver pensato "ehi, sarebbe divertente se mettessimo in una nave per diversi anni, due alieni, una ninfomane con due mariti e due coppie con problemi per vedere in quanti modi riusciamo a farli accoppiare! Ci scrivero' un libro e lo spaccero' per capolavoro".
Poi ha aggiunto dettagli come una trama che non si regge neppure casualmente in piedi. Alieni da lontano che creano una razza artificiale per controllare gli umani nel loro sviluppo, ed al momento opportuno distruggerli. Perche'?
Marziani che succhiano energia gratis da una dimensione parallela, ma non sanno come (suona familiare?).
Militari con passati tragici, militari con passati oscuri, civili con traumi infantili, messi in questa scatola nello spazio per contattare gli alieni cattivi e spiegare che siamo innocui. Chiunque li abbia scelti per la missione non ha neppure letto il loro dossier. Ma in fondo e' solo "una missione costata piu' della seconda guerra mondiale", a che pro affidarla a dei soggetti selezionati?

Il libro si concentra pero' sulle prodezze sessuali dei protagonisti, gli scambi, le tentazioni, i pensieri. Tutto fatto in maniera un po' rozza, volgare e troppo esplicita per la fantascienza pulita a cui siamo abituati.
Dopo tre quarti di romanzo passati senza eventi rilevanti nello spazio, tutta la trama si concentra in pochi capitoli in cui finalmente succedono delle cose, se ne spiegano delle altre, e sembra che l'autore voglia ad ogni costo chiudere il romanzo, avendo esaurito le combinazioni umano-marziano-altro da far accoppiare.
Sarebbe stato un ottimo soggetto, con la giusta quantita' di contenuti per un racconto, se si fosse limitato alle prime 10 e alle ultime 30 pagine.
Non si giustificano le 2 ore passate a leggere, perche' non posso fare a meno di confrontare Oltre le Stelle con I Robot dell'Alba in cui Asimov si focalizza sui costumi sessuali di una colonia, analizzandoli e studiandoli nei dettagli, senza mai scendere nel morboso e nel disturbante (come Haldeman invece fa con gioia), ma soprattutto inquadrandoli all'interno di una vera storia!

Dovrebbe essere il capitolo conclusivo della saga di Dula di Marte, ma se ci tenete ad averne un buon ricordo od una buona opinione, fingete che non esista.

giovedì 14 giugno 2012

Game of Thrones - La testa di Bush su una picca


Sharkpix/ZumaPress.com, HBO
Che strana scelta quella dei creatori della serie Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss. 
C'era bisogno di teste mozzate su delle picche, per una scena del telefilm, e quale testa migliore di quella di George W. Bush, per mandare un sottile messaggio politico?

Il cattivo Joffrey sta mostrando a Sansa le teste mozzate di suo padre e della sua septa, quindi tutti saranno stati attratti dalla testa del povero compianto Sean Penn, e c'e' voluto quasi un anno perche' qualcuno osservasse anche le altre, compresa la testa di Bush, l'ultima a sinistra della fila.

Alle proteste del partito repubblicano, i creatori hanno insistito sostenendo di non aver voluto inviare un messaggio politico, ma di essersi limitati ad usare le teste che gia' avevano a disposizione, e sembra che la testa incriminata sia stata usata anche per delle altre scene di decapitazione.

Ora il Partito Repubblicano per voce di Craig Eaton, inneggia al boicottaggio dello show, perche' i buoni americani non possono permettere un simile oltraggio ai loro politici.

Dovrebbe ricordare che When you play the game of thrones, you win or you die.

RoboCop the remake


It was announced that MGM and Sony will produce a remake/reboot of RoboCop. José Padilha is currently attached to direct the film with Joel Kinnaman set to play the title role and Alex Murphy while Gary Oldman is signed on to appear as a new character named Norton, the scientist who creates RoboCop and finds himself torn between the ideals of the machine trying to rediscover its humanity and the callous needs of a corporation. Samuel L Jackson is confirmed to be playing a powerful and charasmatic media mogual while Hugh Laurie was announced in mid-June 2012 to be playing the ultra rich and evil CEO of Omnicorp, a similar role that Ronny Cox played in the original film. Actress Abbie Cornish is currently in talks to play Murphy's wife.
Sony has targeted the film for an August 9, 2013 release.

Wikipedia contributors. "RoboCop." Wikipedia, The Free Encyclopedia. Wikipedia, The Free Encyclopedia, 13 Jun. 2012. Web. 14 Jun. 2012.
Il previsto remake di Robocoop promette scintille!

Gary Oldman (vi ricorderete di lui come Sirius Black) nel ruolo dello scienziato che riporta alla vita la creatura. Robocop, non Frankenstein. Questo ruolo era davvero marginale nel Robocop originale, quindi ci sara' grande liberta' di ritagliare il personaggio su di lui perche' renda al meglio.
Hugh Laurie, orfano di Dr House MD da poco conclusa in maniera epica, che si getta in un ruolo da cattivo che gli si addice perfettamente. E' inglese, insomma.
Samuel L Jackson che non ha bisogno di alcuna presentazione!

Un cast veramente tosto, per un remake partito quasi in sordina e senza troppo clamore tra i fan.

9 Agosto 2013. Mettete una sveglia sul cellulare.

mercoledì 13 giugno 2012

True Blood 5x01 - Turn! Turn! Turn!

E' ricominciato True Blood, la nostra serie estiva preferita!

E ricomincia distaccandosi ancora piu' nettamente dai romanzi di Charlaine Harris, ma mantenendo intatta la sua vena trash comica esagerata.

Nel primo episodio vengono lanciate nel calderone un numero impressionante di sottotrame piu' o meno scorrelate.

Reverendi gay vampiri (stiloso)
Lotte di successione mannare.
Un personaggio principale morto (o non-morto).
Eric e Bill nei casini con l'Autorita'.
Jessica che si scopre adolescente e pianifica un futuro di partite a Blood Pong in confraternita.
Miseriosi segreti piromani nel passato di Terry.
Russel fuggito dalla tomba.

Vi sembra poco per meno di un'ora di episodio?
True Blood domina, anche se non ci sono ancora i vampiri baristi pirata che mi aspettavo da questa serie!

mercoledì 11 gennaio 2012

Problema del minimo numero di indizi nel Sudoku

Il problema del minimo numero di indizi nel Sudoku è risolto. 17. Come si sospettava.

Qual è il minor numero di indizi (numeri noti) in uno schema di Sudoku, che possono individuare una griglia univocamente?

Una griglia specifica, ovviamente.
Era nota una griglia che poteva essere individuata da 29 set diversi da 17 indizi ciascuno, in precedenza, ma era arduo pensare di dimostrare che questo fosse il limite, senza controllare esaustivamente i set di 16 indizi.

Gary McGuire ha scritto un programma ottimizzato per controllare tutte le griglie (5,472,730,538 uniche a meno di permutazioni e simmetrie di vario tipo) alla ricerca di un set di 16 indizi. Checkers, il programma, usa una tecnica relativamente nuova che sfrutta i "set inevitabili" di indizi, dei gruppi di cifre nella griglia di cui almeno una deve essere presente in una griglia di soluzione, per mantenere l'unicità.

In meno di un anno il suo cluster di computer ha finito di controllare le griglie confermando l'ipotesi, e bruciando sul tempo progetti analoghi come Sudoku@vtaiwan, che usavano una vecchia versione (meno ottimizzata, circa cento volte piu' lenta) di Checkers.

lunedì 9 gennaio 2012

Il pesce cane

Il pesce-cane, letteralmente.

Bellissimo spot della Wolsfwagen, per il Sud America, con questo ibrido tra pesce e cane, che si esprime in tutta le sue potenzialità.

Magnifico il dualismo di stereotipi, Cane che insegue Gatto, Gatto che insegue Pesce.

sabato 7 gennaio 2012

Le pietre di Stonehenge.

Da un articolo del National Geographic Italia.

Le pietre di Stonehenge furono trasportate per 250 Km.
I ricercatori hanno trovato in Galles il sito originario da cui furono estratte (naturalmente o no è ancora da scoprirsi) le pietre blu che ora formano il cerchio intero del famoso sito di Stonehenge.
Di quelle più esterne si conosceva già la provenienza, una cava di arenaria a poco più di 40 chilometri.

Non si sa come siano state trasportate, non si sapeva prima e tantomeno ora che le distanze sono aumentate così spropositatamente per le tecnologie dell'epoca. Si fa strada un'ipotesi complessa ma non assurda, che sia stato un ghiacciaio, espandendosi, a trasportare i massi, per poi abbandonarli mentre si ritirava.
L'altra opzione, il trasporto a mano, sembra sempre più irrealistica.

Per 20 anni gli studiosi hanno confrontato le famose bluestones con tutte le pietre dei dintorni, con tutte le cave e gli affioramenti rocciosi, senza alcun riscontro.
Poi ahnno trovato quasi per caso una corrispondenza con una pietra proveniente dal Galles, e la loro attenzione si è rivolta lì, fino a trovare l'affioramento roccioso di Craig Rhos-y-Felin, in un terreno privato adibito ad allevamento di ovini.

Troveranno i resti di un'antica cava, confermando l'ipotesi umana, oppure vincerà l'ipotesi ghiacciaio?

giovedì 5 gennaio 2012

Tablet ecologici

Un utente medio di tablet, usa un sacco di energia per toccare, accarezzare il suo tablet. 10mila tocchi ogni giorno, dicono le stime.
Energia sprecata!

Da qua all'idea che hanno sviluppato i progettisti di Ecowizer, il passo è breve.
Grazie alla tecnologia nano piezoelettrica, questo tablet permette di riciclare efficacemente questa energia per ricaricare il Tablet, senza che abbia più alcun bisogno di energia.

Il progetto ha vinto sbaragliando le altre proposte il concorso di Fujitsu e Design Association Japan "a life with future computing", come il più promettente progetto ecosostenibile in questo mondo tecnologico senza più energeticamente dispendioso.

martedì 3 gennaio 2012

Vasi da Bonsai

Spesso si sbaglia a considerare il vaso bonsai come un accessorio, un ornamento aggiuntivo. Anzi, nell’arte bonsai pianta e contenitore sono l’uno il complemento dell’altro.

Lo si può ben dedurre anche dallo stesso ideogramma giapponese: bonsai (盆栽) che significa appunto vegetale in vaso.
In un primo momento della storia dell’arte bonsai però, non si pensava alla fabbricazione di questi recipienti, oggi diventati stupendi, di varie forme e colori. Infatti le piante si mettevano in ciotole generiche più grandi.

Si può dire che la scelta del vaso deve essere abbinata a:
- l’altezza del bonsai
- lo spessore del tronco
- il colore dei frutti (per un effetto più che altro artistico)

Consigliamo i vasi fabbricati usando il gres, ottimo materiale allo stato grezzo. Normalmente si sconsigliano i vasi in porcellana che potrebbero non far esaltare la bellezza del bonsai e distrarre l’attenzione alle tecniche con le varie decorazioni presenti sulla superficie del vaso.

Possiamo consigliare alcuni modi per esaltare al meglio l’aspetto del bonsai:
1) Collocare gli alberi più robusti e massicci in vasi altrettanto spessi, al contrario vasi bassi e larghi per i bonsai con fusti leggeri e scarsa ramificazione.
2) Le conifere in generale si abbinano a vasi più scuri non spigolosi perchè dovrebbero far richiamare l’ambiente in cui crescono in modo spontaneo.
3) Vasi smaltati si abbinano ad alberi dalla foglia caduca o da frutto.

Possiamo infine consigliare una posizione all’interno del vaso per il nostro bonsai.
I maestri giapponesi infatti insegnano ai loro allievi a dividere in quattro parti immaginarie la superficie interna del recipiente. La regola di base per dare al bonsai un senso di profondità e per far trasmettere a chi osserva un senso di equilibrio nel vostro vaso è non posizionare mai la pianta al centro del contenitore, salvo nei vasi tondi o quadrati.

Si provvederà in seguito a posizionare la pianta in uno di questi punti, tenendo conto della posizione del tronco, del fogliame e all’inclinazione del bonsai rispetto allo stile da noi adottato. Diversa è la composizione nello stile boschetto, le piante più grandi vanno posizionate sul davanti e le più piccole e sottili ai margini estremi del vaso, proprio per formare una vera foresta.

Ricordate che l'armonia in quest’arte è tutto.

Originale di passionebonsai, distribuito con licenza Licenza Creative Commons

domenica 1 gennaio 2012

Scrivere al contrario

Nasce in maniera faceta, uno script per scrivere al contrario e scherzare negli status di Facebook.

Parlo di Fliptile, o se preferite ǝlıʇdılɟ.

Ed ora si è evoluto, quando il popolo della rete ne ha trovato nuovi usi: alcuni dissidenti sono riusciti ad aggirare la censura nei loro paesi, in cui vengono applicati filtri a quel che si scrive in rete. I filtri riconoscono le semplici sostituzioni letterali (il leet), il rot13 ed i simili cifrari di Cesare, ma ancora sono impreparati alle scritte alla rovescia!
E "decriptarli" e renderli di nuovo leggibili e' semplice con lo stesso script.

Certo, e' semplicemente un cifrario a sostituzione (più permutazione stupida), ma che la fantasia dei censori non è riuscito a prevedere, sono le piccole soddisfazioni che fanno capire quanto sia la voglia di comunicare nel mondo.

Un saluto da ǝlǝɯ ıp ɐllɐd